lunedì 21 settembre 2009

Il processo del lunedì


L'anno scorso fu il pareggio casalingo con il Milan a segnare la svolta del campionato del Cagliari, era la sesta giornata, e quello fu il primo punto della stagione.
La gara di ieri può essere la svolta di questa stagione, la squadra si è espressa bene, non meritava la sconfitta subita solo a causa di due svarioni di Daniele Conti arretrato per sostituire Canini, in quel momento soccorso dallo staff medico rossoblu.
Conti è uno che non sbaglia una partita da quattro anni, dispiace che ci siano stati gli errori, ancor di più che li abbia commessi lui, ma ci sta, il credito che si è conquistato in questi 10 anni in rossoblu non può essere scalfito da due errori, se pur pesanti.
Varie le note liete, la difesa si comporta bene, Canini (protagonista di un contropiede che non conclude in rete di testa su assist al bacio di Cossu, solo perchè Cordoba gli stampa una scarpata in volto....per Orsato tutto regolare......mah) e Astori dopo Inter Cagliari dell'anno scorso si confermano una buona coppia centrale, Canini quando viene messo in discussione rende sempre più di quando si adagia come titolare, stesso difetto che attanaglia Agostini che con Del Grosso alle calcagna dava sempre quel qualcosa in più.
Comunque positiva la prova del terzino toscano così come quella di Marzoratti sull'out opposto.
A centrocampo la novità migliore, udite udite il Cagliari ha trovato la mezz'ala destra che per caratteristiche si avvicina a Michele Fini, e che quindi può permettergli di sviluppare il gioco della passata stagione.
Lui è Daniele Dessena, recupera, imposta, tira (e bene) chiedere a Julio Cesar salvato dal palo nella ripresa, il ragazzo di Parma lascia il segno nella gara e si candida come protagonista di questo Cagliari.
Biondini e Lazzari che si avvicendano sembrano ancora non al meglio della condizione, e risultano abbastanza imprecisi nelle giocate.
Sulla trequarti un Andrea Cossu superlativo, stravince il duello con il pari ruolo interista Sneijder, facendogli venire anche una fastidiosa emicrania dopo un "uno contro uno" al limite dell'area interista defilato sulla sinistra, dopo il quale l'interista ha dovuto chiedere un'aulin alla propria panchina.
Nella rotazione degli attaccanti attuata da Allegri in quest'inizio di stagione tocca a Matri dall'inizio con l'intoccabile Jeda al suo fianco, il primo ha il merito di procurarsi il rigore ma purtroppo non l'espulsione di Maicon (visto che l'arbitro Orsato non ritiene che un giocatore a un metro dalla linea di porta che sta impattando il pallone di testa abbia una chiara occasione da gol.....misteri degli arbitraggi) il secondo è tecnicamente la punta più forte della rosa, segna il rigore con una freddezza rara, l'unico neo del brasiliano è quello di giocare constantemente al "piccolo trotto" senza scatti quando non ha la palla nei piedi, ne per proporsi, tantomeno per andare a pressare l'avversario.
In avanti con i venti minuti a disposizione, impressiona Nenè, "El Tigre" è la prima punta che il Cagliari cerca dalla cessione di Rolando Bianchi, salta, lotta, protegge palla, conclude costringendo Julio Cesar ad una respinta che per un soffio non favorisce il "tapin" di Dessena, il titolare di questo Cagliari dev'essere lui, con Matri alternativa di lusso che a partita in corso con la propria corsa ed esplosività rende sempre più che quando viene buttato nella mischia dal primo minuto.

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