lunedì 8 marzo 2010

Cagliari - Catania 2 - 2

Sicuri che il calcio sia un gioco di squadra?

Si rimane lì, a due punti dal Napoli, settimo in classifica, ricordando che, se la finale di Coppa Italia sarà Inter Roma, anche la settima in classifica andrà in Europa League.
L'impressione, è quella che la squadra dopo aver raggiunto la salvezza, si sia rilassata.
L'approccio alle gare difficilmente è sbagliato, anzi, la squadra si rilassa dopo essere passata in vantaggio (Udine, ieri) o aver pareggiato (Verona).
La gara di ieri, è sicuramente un punto guadagnato, guardando l'andamento della gara e l'avversario, che con dei giocatori di valore ci ha messo seriamente in difficoltà.
Certo, se si pensa che si era in vantaggio dopo una manciata di minuti, e si è andati all'intervallo per due errori singoli di due difensori (Canini sul rigore, Agostini che non sale in tempo sul gol di Maxi Lopez) sotto di un gol, aumenta il rammarico per ciò che poteva essere e non è stato, un pò come nelle precedenti due gare.
Nella ripresa tutto cambia, con l'ingresso di Cossu, ritengo potesse starci l'esclusione iniziale, (dopo aver giocato molto negli ultimi 10 giorni), ma non metterlo ad inizio ripresa e solo al dodicesimo della stessa, sia stato un errore, visto la scossa data alla squadra dal giocatore, che, oltre ad essere un campioncino (mette a terra una palla incollata al piede su una sventagliata di Conti che in serie A forse riescono in 10 non di più) trascina la squadra che rischia solo su un occasione per il Catania, e poi va a segnare sotto la nord, esplodendo di felicità.
Nonostante l'uomo in meno (basta il link), e un rigore negato a Nenè molto simile a quello assegnato al Catania, ancora sotto di un gol, ha preso per mano la squadra e l'ha portata al pareggio, provando anche a vincerla, è stato un bello spot anche da indirizzare a Lippi, uno che entra così in partita dalla panca, girando la partita a tuo favore a giugno in Sud Africa farebbe comodo.

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