sabato 13 febbraio 2010

The games must go on?

Alle volte ci sono delle cose che si fatica a capire, sinceramente dopo quello che è successo ieri a Vancouver, mi fa rabbrividire il fatto che neanche 24 ore dopo, la fil (federazione internazionale dello slittino) e il comitato organizzatore dei giochi, diano la totale colpa della tragedia al povero Norad Kumaritashvili, assolvendo la pista totalmente, e comunicando che trattasi di errore umano.
Facciamo finta che la pista fosse sicura al 100% come tracciato (leggendo l'articolo si capisce che così non è, e gli slittinisti l'avevano segnalato tempo addietro) a voi sembra normale piazzare quei pilastri attaccati al tracciato?? non sono un ingegnere, ma credo sia una cosa evidente, tra l'altro sommata alle lamentele degli atleti che comunicano come la pista fosse troppo veloce, parlare di solo errore umano mi sa di motivazione valida affinchè la gara si possa disputare senza intoppi.
Non può passare il messaggio che un atleta non possa sbagliare perchè facendolo automaticamente rischia la vita, è come se in formula uno non esistessero le vie di fuga nei punti più pericolosi, se poi uno tira dritto parliamo di errore umano, certo il pilota avrà sbagliato, ma lui deve poter sbagliare (ve l'immaginate un plotone d'esecuzione schierato sul lato dell'area mentre il giocatore calcia il rigore!?) il problema degli organizzatori dev'essere far in modo che chi sbaglia non rischi la vita, e piazzando dei pilastri attaccati al tracciato all'uscita di una curva a 144 all'ora sicuramente l'errore umano del Georgiano non è il solo in questa vicenda.


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